Come poter mancare alla gara di casa?
Già come poter mancare alla gara di casa?
Così ci siamo detti ed abbiamo reinfilato tute e caschi per testare questa meraviglia uscita dal Reparto Corse Abarth 37 anni fa!
Non possiamo nascondere che come da tradizione l’Alpi Orientali per noi si è rivelato ancora una volta una gara ad ostacoli! Ma che divertimento…! Sì, perché anche in questa edizione non ci siamo fatti mancare nulla, cominciando dal brivido che ci ha fatto giocare un bel jolly sulla prima p.s. disputata del venerdì, che a causa della rottura del motore a una delle auto transitata prima di noi, ci siamo ritrovati gli ultimi 4 chilometri di prova speciale cosparsi di olio, il che rendeva la strada una vera lastra di vetro…! Peccato perché il guidatissimo e tecnico pezzo finale della discesa di “Porzus” si è rivelato per noi una cauta passeggiata in punta di piedi… ma va bene così, calma e concentrazione per imparare a conoscere questo gioiellino. Partiamo per la seconda speciale e sulla “Valle” stacchiamo un terzo tempo assoluto a 4.8 dal primo: “un certo” Lucio Da Zanche… non male, per essere l’inizio non potevamo sperare di meglio!
Andiamo al riordino notturno con l’animo più leggero e con la convinzione di poter provare a salire sul podio! La macchina si fa guidare senza troppa fatica e ci regala delle belle emozioni.
Sabato mattina partiamo belli carichi… forse troppo carichi: dopo due chilometri percorsi sulla speciale “Trivio” ci giriamo per bene in uscita da un tornante… un’attimo di esitazione misurando quanto ci fosse vicino quel grigio muro di contenimento e ripartiamo! Poco male, tutto fa esperienza, ma questo ci ha fatto perdere secondi preziosi. Sulla p.s. “Drenchia” arriviamo con quel tanto di esperienza in più che ci consente di staccare il secondo tempo assoluto e ci ripetiamo anche sulla lunghissima e impegnativa “Mersino”, questi due tempi ci consento di guadagnare la terza piazza assoluta con un buon margine sul quarto. Ma arriviamo al riordino con una sorpresa, una EVIDENTE perdita d’olio… ecco che lo spettro del nostro Alpi si ripresenta… cosa fare ??? TENTARE !!!!
Partiamo per il secondo passaggio sulla p.s. “Trivio” con il desiderio di riscattarci dell’errore fatto nel primo passaggio, tutto bene fino ad una delle ultime curve… ed ecco che su una Destra3 Kiude2 rimaniamo con la macchina in folle, completamente senza trazione! Finiamo la speciale così, fortunatamente in discesa ma a passo d’uomo!!!!! Speciale buttata alle ortiche e gara finita!!!!! Continuiamo a scendere, in folle, fin tanto che la discesa ce lo consente e aspettiamo i ragazzi dell’assistenza che ci stanno venendo incontro e che con la loro proverbiale efficenza ci consentono in qualche modo di raggiungere il furgone attrezzato. Il tempo di trasferimento è tirato e noi ne abbiamo già speso moltissimo per arrivare al furgone dell’assistenza … macchina sui cavalletti, via il cofano ed inizia un soffertissimo count-down: i minuti passano veloci, velocissimi, e noi siamo immobili, seduti, con le cinture allacciate, in attesa di ricevere quel tanto sperato “VIA VIA” che ti rimette in gara. I ragazzi lavorano freneticamente senza respirare ma purtroppo quando ci danno l’ok per ripartire sono già passati 3 minuti oltre il tempo stabilito per timbrare al C.O.… paghiamo 30 pesantissimi secondi di penalità e perdiamo la terza posizione.
Le ultime due prove sono toste e nonostante gli sforzi dei meccanici siamo rimasti senza la prima marcia, questo ci fa prendere alcuni rischi, non è facile senza prima, fino a quando Martina ordina “Ora basta! vai piano e portiamoci a casa la gara”. E brava Martina, così si fa! Si spinge finché si può ma quando i problemi ti complicano la vita non si vanno a cercare note… lo facciamo per puro e sano divertimento!
Portiamo a casa la quarta piazza con un pò di rammarico, questa gara non vuole proprio regalarci alcuna soddisfazione… ma noi ci siamo davvero divertiti! …E trovare il “grande” Gianni Marchiol a farci i comprimenti all’arrivo ci ha regalato una grandissima emozione! Questo è stato il nostro Rally Alpi Orientali 2019. Grazie Martina