Meatim
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“Sviluppiamo” quello che trasforma il sogno in realtà per poter vivere un'emozione!
L'idea parte da lontano, da un'immagine di bimbo che guarda da un ponte... dai colori del tramonto e da un'auto... quell’auto che ha cambiato il mondo dei rally... era il 1973 quell'auto era la 124 Abarth di Barbasio che andava a conquistare il Rally delle Alpi Orientali e quel bambino ero io, un sogno!
La nostra 124
Fiat 124 Abarth Rally gruppo 4 motore anteriore a 4 cilindri
Cilindrata 1756cc
Potenza massima 180 CV a 7.200 gir/minuto
Coppia max 206 Nm a 6500 giri/min
Distribuzione due alberi a camme in testa, 2 valvole per cilindro
Alimentazione a due carburatori doppio corpo
Cambio a 5 rapporti a innesti frontali
Differenziale autobloccante
Freni a disco sulle 4 ruote, anteriori autoventilanti
Sospensioni a ruote indipendenti, bracci triangolari oscillanti con molloni elicoidali e barra antirollio.
Sterzo a vite e rullo
Peso 900 kg
e tanto tantissimo divertimento.
Fiat 124 Abarth Rally
L’auto che ha portato FIAT nel motorsport
Sintesi della storia sportiva “dell’eterna seconda”!!!
La Fiat 124 Sport Spider vede la luce nel 1966 ma solo alla fine del decennio la Casa torinese decide di realizzare varianti destinate ai rally da fornire a piloti privati. Dopo alcune preparazioni di propulsori 1.4 si arriva, alla fine del 1969, alle prime 1.6 elaborate “ufficialmente”: due carburatori Solex doppio corpo e potenza portata a 155 CV.
La prima vittoria importante della scoperta piemontese arriva nel 1970, con la conquista del campionato italiano grazie ad Alcide Paganelli, ma bisogna attendere la fine del 1971 (e l’ingresso definitivo dell’Abarth nella galassia Fiat) per le prime vere soddisfazioni agonistiche.
1972 – anno che segna la svolta – si apre con la presentazione al Salone di Ginevra, da parte di Pininfarina, del prototipo 124 Rally. Nel frattempo la scoperta piemontese ottiene i primi successi nel Campionato internazionale costruttori grazie allo svedese Håkan Lindberg (primo all’Acropoli e in Austria). Raffaele Pinto diventa il primo italiano di sempre a conquistare il titolo europeo rally grazie alle vittorie in Spagna (Costa Brava), in Austria (Semperit e 1000 Minuten), in Polonia e in Jugoslavia. Al Salone di Torino del 1972 la Fiat presenta la 124 Abarth Rally. Cilindrata 1756cc e 128 cv nella versione stradale raggiungeva i 165cv nella versione gr. 4
1973 Nella prima edizione di sempre del Mondiale Rally WRC la Fiat 124 Abarth Rally ufficiale realizzata dal Reparto Corse della Casa torinese, trasferitosi nella mitica sede di Corso Marche dello Scorpione, ottiene una vittoria in Polonia con il tedesco Achim Warmbold e due secondi posti con il finlandese Rauno Aaltonen (Acropoli) e Maurizio Verini (Sanremo). In autunno viene svelata una versione più evoluta della spider piemontese da gara caratterizzata dal propulsore dalla cilindrata maggiorata (da 1.756 a 1.839 cc) con 180 CV, dal cambio a innesti frontali, dai freni a disco anteriori autoventilanti e dagli ammortizzatori posteriori Koni.
1974 la Fiat 124 Abarth Rally torna a montare il motore 1.756 e viene omologata la testa a sedici valvole che consente di raggiungere la potenza di 200 CV , inizia il Mondiale alla grande, con una tripletta in Portogallo: primo Raffaele Pinto, secondo Paganelli e terzo il finlandese Marrku Alèn (che oltretutto chiude in terza posizione il 1000 Laghi). Altre modifiche tecniche effettuate alla fine dell’estate (serbatoio maggiorato e radiatore dell’olio spostato) e in ottobre (doppi ammortizzatori posteriori) consentono a Verini di vincere il campionato italiano e a Giulio Bisulli (a Sanremo) e ad Alén (negli USA) di portare a casa due secondi posti iridati.
1975 vede la potenza del motore 1756cc salire a 210CV grazie all’addozione dell’ignezione meccanica, così l’ultima stagione della Fiat 124 Abarth Rally vede Mikkola e Alén secondi e terzi a Sanremo, una doppietta Alén/Mikkola in Portogallo e il secondo posto di Verini (che ottiene anche il titolo europeo) a Sanremo. L’Italiano se lo aggiudica invece Roberto Cambiaghi.
1976 La sportiva torinese corre ancora nel 1976 al rally Monte Carlo con i colori ufficiali olio fiat per poi abbandonare i campi di gara lasciando spazio alla 131 Abarth... ma questa è un’altra storia.